Alpini: "Di qui non si passa"

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Alpini, 24 maggio 1915, Uniforme ed Equipaggiamento

L'uniforme e l'equipaggiamento degli alpini, allo scoppio della prima guerra mondiale, erano il risultato di uno studio precedente delineato all'essenzialità ed  all'efficacia del muoversi e combattere in montagna. L'uniforme degli alpini si distingueva per il caratteristico cappello alpino con la penna e le mostrine "Fiamme Verdi" cucite sul colletto della giubba. I pantaloni erano ampi e corti fino al ginocchio. Gli scarponi, a differenza di quelli per la fanteria, avevano il puntale rinforzato e la chiodatura pesante. L'equipaggiamento consisteva in uno zaino più capiente di quello della Fanteria normale, una gavetta maggiorata ed un piccozzino più robusto e versatile...

 

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Aprile 1916, Skiatori e Racchettatori: la mimetica da neve, equipaggiamento ed armamento

12 aprile 1916:  iniziava la battaglia per la conquista dei ghiacciai dell'Adamello! Gli skiatori ed i racchettatori appartenenti alla Compagnia Autonoma Garibaldi, in concomitanza con altri reparti alpini,  muovevano all'assalto della linea Lobbia Alta, Cresta Croce e Dosson di Genova. Per la prima volta, impegnati in un'operazione di guerra sul ghiacciaio, gli skiatori alpini indossavano la speciale mimetica da neve Mod.1916. Questa tipologia di mimetismo (frutto di un progetto curato da una speciale commissione istituita a Milano alla fine del 1915), prevedeva un'ampia sovragiacca in doppio strato di tela di cotone con cappuccio staccabile, un paio di ampi sovrapantaloni in tela di cotone ad uno strato, un berretto passamontagna in lana, le sovramanopole in tela di cotone, le sovrascarpe ed il sacco coprizaino in tela di cotone. Oltre all'abbigliamento mimetico da neve, uno speciale equipaggiamento per skiatori era stato fornito ai reparti impegnati nelle operazioni di guerra in alta quota e qui possiamo vedere di cosa si tratta... 

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Anno di guerra 1917, le battaglie in alta quota infuriano. Gli alpini esploratori, veri e propri combattenti di alta montagna armati ed equipaggiati si espongono giorno e notte nelle zone più pericolose del fronte. 

EX ALTO PERVIGILO ARMIS è questo il motto coniato ad inizio 900 per quello che fu il primo Battaglione Pallanza creato nella Caserma Francesco Simonetta ad Intra nel 1908. Purtroppo, l’esperienza di questo primo Battaglione non è duratura poiché già nel 1909 venne sostituito da quello che poi fu denominato Battaglione Intra. La sua storia si interseca con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale quando, dopo lo scioglimento delle Compagnie Skiatori, vennero a costituirsi dei veri e propri battaglioni. È da questo momento, nello specifico il 22 maggio 1917, che dalla disciolta 22^ Compagnia Autonoma Skiatori nacque, divisa in tre battaglioni, ovvero la 282^, la 283^ e la 302^, il Battaglione Pallanza, che venne successivamente inquadrato nel 4° Reggimento Alpini. Nonostante il suo tardo arrivo al fronte, sono diversi gli scontri a cui presero parte i vari reparti tra cui il Monte Grappa e la zona dell' Adamello, dove ingaggiarono gli ultimi importanti combattimenti. Specialità peculiare che ricoprirono alcuni soldati di questo Battaglione è quella di Esploratore, compito particolare che prevedeva il monitorare del terreno per rendersi conto dei particolarismi topografici, evitare l’infiltrazione di pattuglie o nuclei nemici e sventare eventuali attacchi. Questa particolare specialità disponeva di un suo particolare fregio da braccio composto da una stella a 6 punte ricamata in filo nero di cotone.

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